Sfratti e locazioni commerciali

Lo sfratto è il provvedimento attraverso il quale un Giudice ordina all'inquilino (conduttore) di riconsegnare e lasciare libero da cose e persone l'appartamento condotto in locazione.

I motivi che possono indurre il proprietario di un alloggio ad intimare lo sfratto all’inquilino sono diversi: la scadenza del contratto di locazione, la decisione del proprietario di utilizzare l'alloggio per i motivi di necessità previsti dalla legge o l’inadempimento degli obblighi contrattuali da parte dell’inquilino.

Quest’ultimo è sicuramente il motivo più diffuso. Il proprietario può dunque rivolgersi all’avvocato per intimare all’inquilino lo sfratto per morosità. 

SFRATTO PER MOROSITÀ – USO ABITATIVO

Vi si può ricorrere quando:- il conduttore non ha pagato anche una sola mensilità ed è in ritardo nel pagamento di almeno 20 giorni- il conduttore non ha pagato, nel termine previsto, gli oneri accessori se l’importo supera due mensilità

E’ opportuno rivolgersi tempestivamente ad un legale, in quanto dal momento della notifica del primo atto possono trascorrere da 4 a 8 mesi prima di ottenere il rilascio dell’immobile: mesi in cui verosimilmente il conduttore non verserà i canoni, aumentando così il suo debito nei confronti del proprietario.

Per il recupero dei canoni sarà necessario attivare una procedura di ingiunzione di pagamento per la quale si rimanda alla sezione 4 del presente sito.

DOCUMENTI UTILI PER LA PROCEDURA DI SFRATTO

- copia del contratto di locazione con indicazione (leggibile) dell'avvenuta registrazione- copia dell'ultima ricevuta di pagamento del canone

- copia delle spese condominiali e di riscaldamento dell'anno in corso e degli anni precedenti ove non pagate

- copia dell'eventuale busta paga o CUD dell'inquilino

- copia dell'eventuale lettera di sollecito di pagamento del canone